Vichinghi in Polonia: la necropoli di Bodzia

Il villaggio polacco di Bodzia conserva una delle poche testimonianze cimiteriali databili agli inizi del X secolo d.C., quando la dinastia dei Piast aveva iniziato a creare la prima rudimentale comunità nazionale, convertendosi al cristianesimo e inducendo anche la popolazione a farlo.
A Bodzia sono state portate alla luce 50 sepolture di un’élite di popoli e culture diverse provenienti dalla cosiddetta “zona baltica”. Il fenomeno migratorio che sottende alla presenza di queste genti in Polonia non è stato mai sufficientemente indagato. Il cimitero di Bodzia è stato rinvenuto per caso dal Gruppo di ricerca preventiva dell’Istituto di Archeologia e Etnologia dell’Accademia Polacca delle Scienze, durante le opere di realizzazione dell’Autostrada che collega la Polonia da nord a sud.
I corredi delle sepolture sono apparsi subito estremamente ricchi e contengono diverse monete. La maggior parte delle tombe è disposta su quattro file e sono stati identificati, finora, 52 individui, tra i quali 14 sono uomini e 21 donne. In 17 casi (14 bambini e 3 adulti) non è stato possibile stabilire il sesso. Si trattava della necropoli di una piccola comunità la cui aspettativa di vita non superava i trent’anni.
Gli uomini avevano un’altezza media di 168 centimetri, le donne 152 centimetri. I morti, probabilmente, erano legati tra loro da relazioni familiari ed etniche. La maggior parte delle tombe è orientata nord-sud, come tra i Franchi dell’età merovingia e nell’Europa scandinava. Molte fosse sepolcrali hanno diversità di forme, alcune avevano le pareti foderate in legno o coperture dello stesso materiale. Altre bare avevano la cassa in legno con rifiniture in ferro.
Tre delle sepolture contenevano il morto in posizione fetale, un’usanza radicata nei riti funebri delle regioni orientali e settentrionali d’Europa. Alcune sepolture conservano tracce di panni di lino. Eccezionali sono stati ritenuti i corredi e, soprattutto, la presenza delle monete: 67 pezzi integri e vari frammenti. In una tomba, in cui sono sepolti una donna e un giovane guerriero, sono state trovate sedici monete provenienti dall’Europa occidentale, dalla Scandinavia, dall’Europa meridionale e dalla stessa Polonia, tra cui un frammento di dirham arabo. Le monete sono state datate al 980-1030.
Le sepolture femminili di Bodzia contengono ornamenti tipici degli Slavi, quali, ad esempio, delle perle d’argento decorate con la tecnica della granulazione.
Alcuni degli inumati appartenevano alla classe dominante locale, lo si è dedotto dal ricco corredo con il quale sono stati sepolti: cinture con lussuose applicazioni, spade cerimoniali, mazze di quercia con applicazioni in bronzo, un lungo coltello vichingo, asce.

da oltre-la-notte.blogspot.it

Share Button

Related posts