I Longobardi di Campochiaro nel nuovo allestimento del Museo Sannitico

Il Museo Sannitico a Campobasso nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2015, regala una nuova sezione ai visitatori con l’inaugurazione, prevista oggi 20 settembre alle ore 17,30, dello spazio espositivo dedicato ai corredi rinvenute nelle necropoli Vicenne e Morrione di epoca longobarda portate alla luce a Campochiaro. Le due necropoli, situate a l lato del tratturo e circa un chilometro l’una dall’altra, hanno restituito centinaia di sepolture maschili, femminili e infantili. Esse sono tutte di tipo a fossa, disposte per file parallele, orientate in senso ovestest. Il corredo è composto da oggetti di ornamento, armi e vasi (ollette o brocchette), quello personale include, per le donne, collane di pasta vitrea e di ambra, pettini di osso e soprattutto orecchini d’oro, d’argento o di bronzo, tra i quali si impongono i cosiddetti orecchini a globetti, di tipo avarico. Un numero limitato di sepolture (circa il So/o del tota le) è eccezionale per forma, rito funebre e oggetti di ornamento: si tratta di tombe di cavalieri seppelliti con a fianco i loro cavalli. Il corredo di tali tombe è molto ricco e include, tra l‘altro, cuspidi di freccia e di lancia, cinture con pendenti ageminati in argento, spade a uno o a due fendenti, umboni di scudo e, per il cavallo, testiere, borchie, morsi, staffe.

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Il seppellimento contemporaneo nella stessa fossa dell’uomo e del cavallo è un rituale di tipo “asiatico” che ha una lunga tradizione alle sue spalle e risale alla cultura dei popoli cavalieri delle steppe eurasiatiche. Evidenzia l‘importanza dell’animale sia nella realtà sociale sia nella tattica e strategia militare con il ruolo rivestito dalla cavalleria. A questo particolare rituale si aggiungono i dati ricavati dall’analisi dei corredi, con oggetti di ambito “asiatico” come le staffe gli orecchini, e dei resti ossei con il gruppo dei cavalieri “etnicamente diverso” dal resto della popolazione e la presenza, in alcuni casi, di elementi mongolici.

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Queste necropoli illustrano bene una fase della storia del Molise collegata alla presenza di popolazioni protobulgare. Quella longobarda è la quinta sezione dopo quelle dedicate alla formazione delle civiltà sannitica, alla civiltà sannitica nel massimo del suo splendore nel periodo tra IV e Il secolo avanti Cristo, alla fase della romanizzazione del Sannio ed un’altra sala dedicata a Campobasso in epoca medievale.

da molisedoc.it

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